Il campione del mondo e prima guida della Ferrari Kimi Raikkonen e l'inglese della McLaren Lewis Hamilton hanno rinnovato la loro rivalità nel corso della prima uscita ufficiale di prove cronometrate per il GP d'Australia, prima prova del campionato mondiale di Formula Uno.
Cielo sereno, pista perfetta e 36 gradi sono stati il contesto nel quale le vetture hanno iniziato le loro prove, due sessioni, che hanno visto Raikkonen uscire quasi subito e girare con estrema regolarità e su ritmi molto sostenuti fermando il cronometro del suo giro più veloce su 1.26.461. Nel seconda sessione di prove Raikkonen si è amministrato, effettuando altri test e chiudedo solo con il settimo tempo mentre Hamilton è riuscito a migliorarsi considerevolmente chiudendo con il suo miglior giro, a meno di un decimo dal Ferrarista, seguito a pochissima distanza dal beniamino del pubblico di casa, l'australiano Mark Webber alla Red Bull, anche lui piuttosto veloce nella seconda sessione di prove.
Un buon prologo per Raikkonen che lo scorso anno, nella prova del suo esordio con la Ferrari vinse in Australia prima di concedere molto alla McLaren e del recupero straordinario che gli hanno portato il titolo mondiale con un solo punto di vantaggio. Nei dati delle prove spicca la distanza minima tra Raikkonen e Hamilton e quella abissale con tutti gli altri piloti; quasi un secondo il gap tra l'inglese e Webber. Terzo tempo per la seconda guida della Ferrari Felipe Massa e quarto per il nuovo acquisto della McLaren, il finlandese Heikki Kovalainen.
Piuttosto indietro il due volte campione del mondo Fernando Alonso, tornato clamorosamente alla Renault dopo una stagione sofferta alle spalle di Hamilton solo sesto nella sessione del mattino e addirittura tredicesimo nella seconda sessione.
Tra i primi dieci spicca la settima posizione del polacco Robert Kubica e l'ottava della matricola tedesca Timo Glock davanti a Sebastian Vettel con la Toro Rosso.
Sorprendente però anche Giancarlo Fisichella: l'italiano, che in Australia ha vinto nel 2005, ha dimostrato che la Force India non vuole fare la parte del vaso di coccio com'era accaduto alla Spyker in precedenza. Un nono posto nella seconda sessione e un dodicesimo nella prima sessione sono un ottimo risultato per una scuderia che fino a qualche settimana aveva ancora molti problemi organizzativi e tecnici.
Sessione tranquilla: l'unica emozione imprevista, ma senza conseguenze, è stata un testa coda del brasiliano, e figlio d'arte, Nelson Piquet Jr.
da Eurosport